
Per me sopratutto sono stati davvero appassionanti tre racconti: L´avventura di un impiegato, L´avventura di un viaggiatore e L´avventura di un lettore. Rispetto alla prima storia, il lettore si contagia dell´allegria del protagonista il quale scoppia di felicità. Enrico Gnei ha vissuto una notte di pasione con una bella donna. Lui sa che mai non si ripeterà questa storia, però si accontenta di emozioni e pensieri felici che fanno che sia in una bolla mentre lavora. Quanto a L´avventura di un viaggiatore e L´avventura di un lettore, si raccontano situazione che poco tempo fa credo aver vissuto, più o meno gradevoli per me.
In tutte le storie c’è un elemento ineliminabile: il racconto d’uno stato d´animo, una specie d’itinerario verso il silenzio. Per esempio, se facciamo atenzione al racconto Avventura di un poeta è detto: «E nel cuore di questo sole era silenzio». Così, anche se il libro sia un congiunto di racconti individuali, essiste un filo conduttore che une tutte le pezzi: il desiderio e l´assenza.
I due ultimi racconti, La formica argentina e La nuvola di smog sono più noiosi che gli altri. Secondo me, rompono con il ritmo più ameno delle anteriore avventure. Questi non solo parlano del raporto amoroso ma anche dei problemi dei protagonisti: una invasione di formiche e gli effetti dell’inquinamento industriale.
Consiglerei questo libro a tutti quelli a cui piaciono delle storie quotidiane. Non avvengono ne grandi avvenimenti ne sorprese. Semplicemente sono piccoli ritratti della vita quotidiana dove l´amore aparisce e non si concretizza per diversi motivi. Pertanto, questo non sarebbe un libro per i romantici, ma sì per i avventureri che godano dell´amore e sanno accetare delle relazioni che non avranno nessun futuro.