lunedì 19 maggio 2008

L´assenza ed il desiderio

Gli amori difficili mi è piaciuto perchè l´ho trovato un libro molto bello e simpatico. Mentre leggevo ogni racconto, qualche volta mi sono resa conto che sorridevo per tutte le casualità che ci sono presenti nelle storie. È stato molto ironico leggere ed allo stesso tempo ricordare delle situazione che ho vissuto e mi ricordavano quelle che racconta Calvino. Non dobbiamo dimenticare che questi racconti di Calvino sono degli anni cinquanta ma hanno assoluta applicazione nel presente.

Mi piace tantissimo come Calvino interpreta il rapporto amoroso. Lui spiega l´amore come l´energia reale che muove, ispira e trasforma la vita, cioè “quello che può essere stato ma non fu”. In più, per lo scrittore quel che conta è un disegno geometrico perchè fa un gioco combinatorio creando una struttura di simmetrie e opposizioni; una scacchiera in cui le caselle nere e le caselle bianche si scambiano facilmente. Per esempio, nell´Avventura di un miope si vede questo gioco quando il protagonista si toglie o si mette gli occhiali da vista.

Per me sopratutto sono stati davvero appassionanti tre racconti: L´avventura di un impiegato, L´avventura di un viaggiatore e L´avventura di un lettore. Rispetto alla prima storia, il lettore si contagia dell´allegria del protagonista il quale scoppia di felicità. Enrico Gnei ha vissuto una notte di pasione con una bella donna. Lui sa che mai non si ripeterà questa storia, però si accontenta di emozioni e pensieri felici che fanno che sia in una bolla mentre lavora. Quanto a L´avventura di un viaggiatore e L´avventura di un lettore, si raccontano situazione che poco tempo fa credo aver vissuto, più o meno gradevoli per me.

In tutte le storie c’è un elemento ineliminabile: il racconto d’uno stato d´animo, una specie d’itinerario verso il silenzio. Per esempio, se facciamo atenzione al racconto Avventura di un poeta è detto: «E nel cuore di questo sole era silenzio». Così, anche se il libro sia un congiunto di racconti individuali, essiste un filo conduttore che une tutte le pezzi: il desiderio e l´assenza.

I due ultimi racconti, La formica argentina e La nuvola di smog sono più noiosi che gli altri. Secondo me, rompono con il ritmo più ameno delle anteriore avventure. Questi non solo parlano del raporto amoroso ma anche dei problemi dei protagonisti: una invasione di formiche e gli effetti dell’inquinamento industriale.

Consiglerei questo libro a tutti quelli a cui piaciono delle storie quotidiane. Non avvengono ne grandi avvenimenti ne sorprese. Semplicemente sono piccoli ritratti della vita quotidiana dove l´amore aparisce e non si concretizza per diversi motivi. Pertanto, questo non sarebbe un libro per i romantici, ma sì per i avventureri che godano dell´amore e sanno accetare delle relazioni che non avranno nessun futuro.

sabato 10 maggio 2008

Complimenti per tutti i blog

Sembra che questo è stato l´anno della blogosfera, almeno per me. In primo luogo ho creato uno personale, dopo il d´ italiano e l´ultimo, il culturale per l´università.

Credo che è stata una buona idea la possibilità di farlo come alternativa al dossier de l´anno scorso. Di questa forma, abbiamo avuto più libertà per scrivere su quelle cose che ci piaciono davvero o che ci hanno attirato l´atenzione. Ognuno ha potuto personalizzare il disegno del blog a modo suo: le foto, la musica, i titoli, ecc. Io, per esempio, ho rittocato il disegno colla foto del movimento “Guerrilla Girls”, un po´di musica di Vasco Rossi, la foto d´Italo Calvino per dire che libro sto leggendo, una foto mia...

Anche sono stati interessanti i commenti della gente di classe. Per esempio, non possiamo dimenticare tutta la polemica e dialogo che ha aperto la famosa ‘birroterapia’ di Pilar, Amalia e cia. E cosa mi dite de l´amico invisibile? Boh che casino! Alcuni andavamo come pazzi perchè la maggioranza di blogs non permettevano i commenti annonimi, e allora, cosa potevamo fare? Lasciare le tracce sui blog degli altri che normalmente leggeva il suddettto/a a chi regalavamo...

Alcuni riferimenti sui bloggers della nostra classe:

- Il Trio La La La: è rimasto in segreto al principio. Che strano! È stato diverso, diverso...
- Dirindina: esempio di regolarità, jeje. È chiaro, lei è l´insegnante! Sempre preoccupandosi di tutti i virus che ci attacano sempre. Oddio!
- Pilar: andiamo a fare la ‘birroterapia’? Un blog con molta continuità e temi interessanti, sopratutto quelle sulle donne ed i conflitti internazionale.
- Amalia: anche ha fatto un buon lavoro. È la nostra cuoca particolare. Come diceva ieri Pilar nella cena, Amalia lascia commenti perfino per dire “non ho delle parole!”
- Anna: ma che bel disegno hai fatto sul blog! Buoni scritti sulla musica, il cinema, ecc.
- Alfons: l´informatico e tecnico in classe, servizio 24 ore. Ha scoperto blogguz, e che fortuna essere andato a vedere la partita del Barça nel Palau.
- Emilie: belle le sue raccomandazioni teatrale.
- Ana e Maribel: Perbacco! Attente ai freak ragazze, che sono dapertutto! Che spavento!

Insomma, la mia intenzione è continuare col blog quando vada a Firenze. Sarebbe una bella maniera di potere raccontare delle cose che mi sucederano là ed avere contatto con voi. Sentirò la mancanza di tante cose, ma sopratutto di voi!

giovedì 1 maggio 2008

IL MIO LAVORO

Dire che una delle chiave in questa vita è avere buoni contatti e sapere muoversi, non è una stupidità. Chi mi avrebbe detto che mentre consegnavo degli opuscoli per un lavoro temporale il febbraio scorso avrei conosciuto Fina, la mia attuale capo. Quel giorno abbiamo cominciato a parlare e lei mi ha spiegato che stava cercando una studentessa di giornalismo per lavorare alcuni giorni alla settimana nel gabinetto di comunicazione del suo centro di medicina estetica, Sants Institut.

Adesso, è un anno e due mesi che lavoro qui. L´ufficio è in centro, a Rambla Catalunya. Normalmente, i miei giorni di lavoro sono i martedi, i giovedi ed i venerdi sera dalle quattro alle otto, però non è male! Ho abbastanza flessibilità per cambiare i giorni di lavoro se devo fare dei lavori dell´università o simile. L’importante è che faccia le stesse ore ogni settimana. Ma per esempio, a volte il sabato ho lavorato perché c’era la fiera Cosmobelleza, Alimentaria, ecc.
Quanto al mio stipendio, è tipico d’ un borsista, 300 euro al mese, ma ma c’è chi sta peggio insomma. Ho degli amici che stanno lavorando in una radio locale e non guadagnano niente di niente. Questo dimostra la precarietà che predomina nei lavori degli studenti.

Facendo da cavia a Cosmobelleza l´anno scorso.

Ovviamente, non lavoro da sola. Sempre c’ è con me Marina, che è diventata già come una sorella e buona amica per me. È bulgara, fa la giornalista ed ha lavorato per Standart News, un giornale generalista di Bulgaria. Lei si preoccupa molto per me, i miei studi e problemi. Chiacchieramo moltissimo, ma anche lavoriamo, non solo parliamo delle nostre cose! Facciamo note di stampa, annunci del centro per i giornale, notizie per la web, ecc. In più, Marina mi ha insegnato tantissime cose dalla professione, di questo mondo dove ci sono tanti incompetenti (informatici, disegnatore, giornalisti...). Facciamo un bello lavoro d' équipe. Tanto a Marina come a Fina dispiace sapere che vado ora tanti mese per fare l’ Erasmus perché non potrò lavorare con loro, ma sono anche contente. Sanno che il prossimo febbraio sarò già qui.


Marina ed io, nell´ufficio