mercoledì 20 febbraio 2008

IL NATALE A STOCCOLMA

Qual è stato l´ultimo viaggio che ho fatto? Beh, l´ultimo l´ho fatto a Soria ed a Madrid, ma racconterò l´avventura del Natale scorso. Per l´ Anno Nuovo sono andata cinque giorni a Stoccolma con sette amici.

Prima di partire, sembrava che portavo iella e che il mio destino era non uscire dal paese. A me ed un amico ci hanno rubato due sudamericani: a me, tutta la borsa e documentazione, tra le altre cose. Dopo sporgere la denuncia, subito dovevo farmi il passaporto per potere andare di viaggio, siccome il rinnovo della carta di identità impiega più tempo. Ho avuto dei problemi col commissariato di Polizia di Hospitalet. Il 24 novembre il comissariato era chiuso (anchi´o voglio fare l´impiegata statale! Che bene si vive così!). Dopo giorni festivi, il 28 sono andata altre volta al commissariato di Hospitalet e lì non mi volevano fare il passaporto lo stesso giorno perchè dicevano che questo Natale avevano molto lavoro. E vi dico “ma devo uscire dal paese l´Anno Nuovo!” e mi dicono, “tranquila ragazza, ti possono fare il passoporto lo stesso giorno di partenza nell´aeroporto”. Allora decido andare al comissariato di Balmes. Dopo quattro hore di coda, alla fine ottengo il maledetto passaporto!

Ma i problemi continuavano... Ci mancava questa! Ryanair aveva cancellato il volo di ritorno, io mi sono ammalatta ... In poche parole, che disastro! Alla fine ho potuto sopravvivere!

Già a Stoccolma era chiaro che farebbe abbastanza fredo di là, tra un grado e sei sotto zero. Il primo giorno quando siamo arrivati non nevicava. Che delusine! Noi aspettavamo vederlo tutto nevicato però il secondo giorno ci siamo alzati e c´era neve dappertutto! Quando siamo andati in giro per la città, abbiamo fatto delle guerre di neve. Lo sappiamo, siamo come i bambini...

Una cosa curiosa: Stoccolma è piena di turisti italiani. C´erano nell´albergo, nei musei, nella strada, nella metro (Tunnelbana in svedese), nei negozi... Un giorno quando passegiavamo per il centro, degli italiani ci hanno ascoltato parlare e hanno detto “oh questi sono spagnoli!” e allora ho detto io “sì, e voi siete italiani”. Il ragazzo si ha preso gioco della situazione ed abbiamo cominciato a parlare. Lui era di l´Alghero e si è emozionato quando l´ho detto che noi eramo catalani.

Lì le case sono grandi e spaziose coi alti soffitti. La decorazione è molto naturale e crea un ambiente accogliente. Hanno le parete bianche e decorano con i mobili di Ikea, come no! Ci siamo sorpresi di che su tutte le finestre c´erano le stesse stelle decorative. Forse Ikea faceva un prezzo speciale questo Natale... È stranno ma non abbiamo visto nessun Ikea in nessun posto. In più è curioso che le porte delle portinerie si aprono introducendo del contrassegno numerico anziché colla chiave come faciamo qui.




Dei luoghi che abbiamo visitato quello che mi è piacuto di più è stato Skansen. Skansen è del museo all´aria aperta, del giardino zoologico sull´isola Djurgarden, a Stoccolma. Ha una superficie di 300.000 m2. Abbiamo visto dei bufali, dei cavalli, dei luppi, dei cervi, dei pinguini ...

È stata una esperienza geniale. È molto bella questa città ma è un peccato che alle tre di pomeriggio si faccia sera.

4 commenti:

Emilie ha detto...

Per poco rimani a casa, meno male. Ma finalmente che bello no? Pensavo che faceva piu freddo li...È un viaggio che mi piacerebbe fare, ma senza gli inconvenienti!

Fina Llorca ha detto...

Beh, nessuno può avere tutto...! Non c'è rosa senza spine.

E gli italiani... sono veramente dapertutto!

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Quello che ricordo di Stoccolma è il grandissimo Sant Jordi che hanno in mezzo della capella principale della catedrale. Non savevo che Sant Jordi era anche il padrono di Stoccolma e ha stato una sorpresa per me trovarlo lí!

Anonimo ha detto...

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